Con il termine vetreria chimica si intende un insieme di oggetti e strumenti di vetro, che vengono utilizzati, prevalentemente all’interno di laboratori per esperimenti scientifici di vario genere. Anche se attualmente alcune di queste apparecchiature vengono realizzate in plastica, per questioni di costi e di praticità, il vetro rimane il materiale migliore per svolgere attività ed esperimenti bio-chimici.
Il vetro con cui sono realizzati gli strumenti appartenenti alla categoria di vetreria chimica, è conosciuto in gergo come Pyrex. Se vogliamo utilizzare una terminologia più tecnica, possiamo definirlo vetro borosilicato. Si tratta di una tipologia di vetro estremamente resistente, in grado di resistere a qualsiasi stress termico e a qualsiasi tipo di reagente chimico. Inoltre, questo materiale può essere utilizzato anche in colorazioni più scure, nel caso in cui sia necessario ridurre l’influenza della luce durante l’sperimento.
La vetreria chimica può avere, in campo scientifico, moltissimi utilizzi e applicazioni. In questo articolo te ne illustreremo alcuni, i più frequenti:
Come già accennato nella prima parte del paragrafo, quelli elencati sopra sono soltanto alcune delle molteplici applicazioni della vetreria chimica in campo scientifico e chimico. Si tratta di una serie di strumenti senza i quali la “vita da laboratorio” sarebbe assolutamente insostenibile.
Gli strumenti da laboratorio in vetro, sono particolarmente duraturi, in quanto molto resistenti anche ad eventuali cadute. Perché le loro condizioni ne consentano un utilizzo a lunga durata, però bisogna averne cura, lavandoli ad ogni utilizzo. Prima dell’uso invece è consigliabile lubrificare gli strumenti, soprattutto se necessario unire due pezzi, in modo da facilitare lo smontaggio una volta finito.
